Ciao, come stai? Io sono Angela e questa è , la newsletter che parla di cosa fanno gli altri mentre io sto qui a scribacchiare.
Questo episodio sarebbe dovuto uscire settimane fa, ma che io abbia un problema con le scadenze non è certo una novità. Ecco perché scrivo di giovedì – tanto siamo in ferie, dai – e perché sto rubando qualche minuto ai giorni limbo tra Natale e Capodanno. Invidiosa è ancora in formato ridotto e sì, il progetto a cui ho accennato la volta scorsa è ancora un cantiere. Riuscirò a farti vedere qualcosa entro fine gennaio? Ci provo (maledetti buoni propositi). Nel frattempo spero tu stia riuscendo a riposarti e prenderti cura di te, ché le Feste sanno essere un bel tritacarne.
Visto che questo sarà l’ultimo episodio del 2023, voglio fare qualcosa di diverso e rispolverare un format che ho battezzato proprio lo scorso anno. Ti girerei il link, ma Instagram – quando non è occupato a censurare contenuti che arrivano da Gaza – ha pensato bene di cancellare le Guide senza avvisare. Come ho letto un po’ di tempo fa sul blog di Valentina Aversano, il problema delle piattaforme è proprio questo: non sono uno spazio tuo. Ci puoi fare tante cose, per carità, ma avranno sempre delle dinamiche impersonali e votate a interessi che poco hanno a che fare con te. Internet, per fortuna, è anche tanto altro.
Quindi, tornando a noi: ecco quella che spero diventi una tradizione delle Feste.
5 libri che, nel 2023, hanno letto tutti tranne me
Questa classifica è stata stilata da un indiscutibile gusto personale. Non ci sono numeri a supporto, ma solo pancia e sensazioni.
Le schegge, Bret Easton Ellis - Tremate, gli yuppie son tornati
Esatto, lui è quello di American Psycho – che non ho né letto né visto, lo dico per dovere di cronaca. Questo ritorno è stato abbastanza inaspettato e ha dato all’editoria mondiale un friccicore che non vedevo da un po’ (per capirci: “Il passeggero” e “Stella Maris” di Cormac McCarthy hanno fatto meno rumore, e lo scrittore è morto proprio quest’anno). Ha ingigantito il faretto che da un paio di anni illumina un trend molto forte della letteratura americana, cioè quello della Dark Academia e dell’analisi della “gioventù bruciata” degli anni ‘80. Se ne dicono meraviglie, è lungo 750 pagine ed è edito da Einaudi. Se vi stuzzica, è stato l’ultimo libro scelto da uno dei miei podcast preferiti del 2023: Comodino, del Post.
Cleopatra e Frankenstein, Coco Mellors - Fiamma estiva
È stato abbastanza difficile sfuggire a questo libro tra luglio e agosto, almeno dentro la mia bolla. Einaudi ha fatto una campagna di pubblicità abbastanza massiccia, raccontando Coco Mellors come una novella Sally Rooney che sprofonda in relazioni disfunzionali e traumatiche. Le opinioni che ho raccolto sono molto contrastanti, anzi proprio agli antipodi: chi lo ha odiato si lamenta di una storia piatta, che non riesce ad allontanarsi dalle premesse “pruriginose” e dalla pornografia del dolore; chi lo ha amato parla bene dello stile e dei dialoghi, e di quanto sia difficile far apprezzare personaggi insopportabili. Sospendo il giudizio ma lo dico: mi interessa davvero poco.
Ferrovie del Messico, Gian Marco Griffi - Italica folgorazione
Devo dirlo: le dimensioni di questo libro mi spaventano. Sarà stupendo, sarà la rivoluzione della letteratura italiana, sarà che uno che parla di fascismo come ha fatto Griffi ce lo sogniamo dai tempi di Calvino, ma io 800 pagine non so se ce la faccio ad affrontarle. Ho sentito solo ottime opinioni su questo libro edito da Laurana Editore, sul modo in cui racconta la fine e i paradossi dei regimi – pare che il terzo Reich abbia proprio bisogno delle mappe delle ferrovie del Messico per vincere la guerra, eh – e sono sicura che lo recupererò prima o poi. Forse come mattone estivo, forse. P. S. Dicono che scivoli via veloce veloce, mi posso fidare?
La saga di Blackwater, Michael McDowell - Alabama Gothic
All’inizio del 2023 mi sono detta “Quest’anno voglio leggere più fantasy”. Buon proposito rispettato? Assolutamente no, e aver perso una delle saghe più interessanti – e anomale – dell’anno rende l’idea. È una storia editoriale niente male: McDowell ha pubblicato Blackwater negli anni ‘80 ma nessuno se l'è filato in Europa fino al 2023. Visto il successo francese, Neri Pozza ha deciso di comprare i diritti e portare la saga in Italia con delle copertine che meritano una toccatina. La storia, in sostanza, è questa: nella città di Perdido, il rampollo della ricca famiglia Caskey sposa Elinor, la misteriosa donna emersa dalle acque nere della piena del 1919. Da lì, le trame, le furbizie e le malvagità della famiglia attraversano i secoli in un’atmosfera oscura e vicina all’horror domestico di Shirley Jackson. In ogni caso sono 8 libri belli cicciotti, e io non so se ho più l’età per le saghe.
10 miti su Israele, Ilan Pappé - Perché è necessario
Qui sto barando, perché non so se questo libro l’hanno letto tutti tranne me. Ma se solo riuscissi a metterlo nel radar delle 50 persone che ricevono Invidiosa – e grazie alle quali questa newsletter esiste – sentirei di aver fatto una cosa sensata prima della fine dell’anno. Avrei potuto inserire mille libri in questo punto, ma la voce di Pappé mi sembra la più giusta per tanti motivi: è uno storico, è ebreo ed è un antisionista che ha vissuto in Israele e ha vissuto la Storia che studia. Non è un grande contributo alla situazione, ma i ragionamenti di Pappé sulle “narrazioni” che in questi giorni abbiamo incontrato online, sui giornali di carta e in TV sono gli strumenti più utili per ricominciare a capire un mondo che è cambiato tanto troppo in fretta. A proposito, Tamu Edizioni ha messo l’ebook gratis sul loro sito.
Potrei fare tante menzioni d’onore e sono sicura che questa classifica sia completamente diversa dalla tua: anzi, mi piacerebbe davvero tanto conoscere i tuoi “non letti illustri” del 2023. Finire con il libro di Pappè, però, mi sembra il modo più giusto di chiudere questo numero e questo anno. Invidio un po' chi sta riuscendo a godersi questi giorni con la leggerezza che serve; se lo meritano e te lo meriti anche tu, se sei tra queste persone. Se invece ti senti fuori posto, sappi che là fuori c’è un botto di gente che sta come te: non sei solo, non sei sola.
Ci sentiamo presto, prestissimo.
Angela
P. S. Queste illustrazioni belle le ha fatte Giovanni Nava, che non ringrazierò mai abbastanza. Lo trovate sempre qui
© 2023 Angela Cannavò.
Le illustrazioni della newsletter sono di Giovanni Nava.
Se vuoi leggere i vecchi numeri di Invidiosa, trovi tutto in questa pagina.
Insieme a te, leggono questa email 54 persone: tra loro, Graziana potrà trovare molto utile questa classifica ❤️
E noi due, abbiamo qualcosa da invidiarci?
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questa sezione dei libri che hanno letto tutti tranne me mi ha fatto morire dal ridere 😅 e sono colpevole solo di uno, mettendomi tra chi quel libro non lo ha per nulla apprezzato 🤭 insomma, piacere! recupero le vecchie e aspetto la prossima puntata!