Invidiosa #14 - Invidia in formato ridotto
Ciao, come va? 👋 Io sono Angela e questa è , la newsletter che parla di cosa fanno gli altri mentre io sto qui a guardare e scribacchiare.
Anche questa volta c’è una piccola info di servizio: nei prossimi numeri da qui a fine anno, Invidiosa cambierà un po’. Devo fare del lavoro dietro le scene e non riesco a scrivere quanto vorrei. Questo vuol dire che la parte editoriale – quella iniziale, per capirci – si prende una piccola vacanza. Mi concentrerò un po’ di più sulle menzioni di “Tutta invidia” e sulle riflessioni che riceverò, se dovessi riceverne.
Devo aggiungere anche una piccola cosa: se non è un periodo facilissimo per stare online, figuriamoci per leggere e scrivere di una cosa così piccola e così risolvibile come l’invidia. Mi sembra ci siano cose più importanti di cui parlare, e io di quelle cose so molto poco.
Tutta invidia
L’avrei potuto fare io? No, ma avrei voluto tantissimo.
Il decennio breve, Cafagna, Oliveri, Monti - Si stava meglio quando si stava prima
Tante persone di cui mi fido apprezzano e parlano spesso di questo podcast. Mi piace molto anche Maria Cafagna come giornalista, ma ho accumulato così tanti podcast che “Il decennio breve” è finito in coda. Lo tengo lì però, perché sulla carta ha tutto quello che mi serve per adorarlo: tutto quello che di pop è successo tra il 2001 e il 2011. I ricordi, le ossessioni, i codici e un friccicorio da eterno presente – perché prima dei 18 anni è tutto “qui e ora”. Ecco, quando a ottobre ho ascoltato la prima puntata ci sono rimasta maluccio. Sarà che ero distratta, che stavo facendo cose e che l’audio non era dei migliori, ma la prima puntata è stata molto al di sotto delle mie aspettative. Così mi sono detta che ci avrei riprovato in un momento più tranquillo. Nel frattempo, per ricordarmeli, sono andata sulla loro pagina Instagram e mi sono ritrovata a scrollare per ore. Come aprire un album di famiglia. Non ti dico la nostalgia, la sensazione di casa. Sono andata fino in fondo perché volevo vedere tutti i post, svegliare ogni faccia dell’adolescenza. Così ho scoperto che manca tutto, dai lucidalabbra a Berlusconi che fa le corna. Mi è sembrato tutto più desiderabile di pandemie, guerre e genocidi in live stream. Adesso so come sarebbe andata a finire, so che saremmo sopravvissuti. So che opinione aveva senso avere, so di quanta energia ero capace. Mi sono sentita così invidiosa della persona che ero, dell’inconsapevolezza di anni colorati e rumorosi. Ero invidiosa della mia capacità di assorbire come una spugna, quando adesso mi sembra un pezzo di cerata. Mi manca scoprire cose nuove, e così posso solo farmi stupire dal vecchio.
Certa gente, certa politica - Caccia alle streghe
Questa volta non c’è un link perché basta stare online. Basta aver fatto un giro tra i commenti – lo so, ci sono ricascata –, basta aver visto la reazione della politica al femminicidio di Giulia Cecchettin o alle manifestazioni del 25 novembre. Basta aver visto la reazione lunare alle parole di Elena Cecchettin da parte di Stefano Valdegamberi, consigliere regionale veneto in quota Lega (sì, quello che ha preferito parlare della felpa satanista di Cecchettin che condannare un assassino). Ecco, a tutte queste persone io invidio la certezza. La forza con cui dicono di non sentirsi coinvolte, di non vedere nessuna matrice, di non aver bisogno di farsi domande. Le loro convinzioni hanno fondamenta solidissime, mai una scossetta tellurica di assestamento. Che alla fine sono tutte battute, che la guerra dei sessi porterà solo altro odio e che stanno ingigantendo il problema, tanto i femminicidi in Italia sono così pochi rispetto al resto dell’Europa.
Ecco, io di cose solide a cui affidarmi ne ho poche e capisco bene il bisogno di starci ancorati per non affondare. Ché spaccare certi automatismi è una sofferenza, ed è altrettanto doloroso guardare allo specchio e vedere un po’ di abisso. Ma quella fiducia lì va oltre: ha bisogno di manifestarsi per esistere e non teme nulla, nemmeno le conseguenze. E quando sei lì con le tue domande e le tue contraddizioni, non la invidi un po’ quella capacità di avere una bella faccia di bronzo?
Invidia dal fronte
Nella scorsa Invidiosa ho parlato di come ci si sente a essere oggetto d’invidia e sono arrivate due riflessioni interessanti.
La prima è di A., che ha tracciato un filo conduttore tra l’invidia che genera orgoglio e quella che ti fa sentire in colpa:
“Se l’invidia arriva da persone che non conosco, mi sento bene. Sento di aver fatto qualcosa di oggettivamente buono, che merito davvero un po’ di stima.
Se invece a invidiarmi c’è qualcuno a cui voglio bene, inizio a sminuirmi. Penso di aver sbagliato qualcosa, come se avessi fatto loro un torto. Insomma, l’effetto finale secondo me dipende un po’ da chi è quella persona che – in quel preciso momento – vorrebbe essere al posto mio.”
C., invece, ha fatto questa riflessione sul bisogno di essere invidiati o invidiate:
“Nell’ultima Invidiosa ci sono due punti con cui non sono molto d’accordo: credo che siano davvero poche le persone che godono nell’essere invidiate. Anzi, conosco tanta gente – e metto dentro anche me – che è molto triggerata da questa sensazione, tanto che magari finiamo col volerci giustificare con chi ci invidia. Ed è un pensiero un po’ cringe, che non mi piace molto. Penso anche che tanta gente utilizzi i social come mezzo di condivisione, non solo per far vedere tutte le cose fighe che fa. Raccontarsi online è anche un modo per sentire che un pezzo della nostra comunità fa sempre parte della nostra vita, a prescindere dalla distanza.”
E tu, hai fatto qualche riflessione invidiosa di recente? Scrivimi e parliamone, ché Invidiosa serve anche a questo.
In ogni caso ci risentiamo tra qualche settimana, cioè quando tutte le persone che conosci avranno già i regali pronti – tranne te e me, ovviamente ❤️
Un abbraccio grande,
Angela
P. S. Queste illustrazioni belle le ha fatte Giovanni Nava, che non ringrazierò mai abbastanza. Lo trovate sempre qui.
© 2023 Angela Cannavò.
Le illustrazioni della newsletter sono di Giovanni Nava.
Se vuoi leggere i vecchi numeri di Invidiosa, trovi tutto in questa pagina.
Insieme a te, leggono questa email 52 persone: tra loro è appena arrivato Luca ❤️
E noi due, abbiamo qualcosa da invidiarci?
Fammelo sapere con un cuore, un commento o parlando di questa newsletter con chi ti va.
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